Quando si tratta di avere a che fare con le forze sindacali le parti che, trasversalmente, governano la Provincia di Piacenza sono sempre pronte: una rispettosa attenzione che vale per per tutte le rappresentanze ad esclusione di quelle della scuola statale, recentemente la componente Pd ha espresso la necessità di confrontarsi con quelli della logistica in merito al “piano territoriale di area vasta”, poi qualche giorno dopo il presidente e il vice presidente hanno chiamato quelli della funzione pubblica per annunciargli un raddoppio del premio di risultato per i dipendenti della Provincia, riceveranno 220mila euro rispetto al passato.

La decisione definitiva spetta al consiglio provinciale consesso in cui a Piacenza non esistono maggioranze o minoranze, in esso gli opposti schieramenti siedono uniti, il fatto che accada nel territorio che esprime esponenti nazionali di primo piano di ambo le parti, come Bersani, Foti e De Micheli, è tutto dire. Sembrano divisi ma siedono uniti. “Valorizzare le persone che lavorano è un segnale concreto e importante” hanno scritto in un comunicato, peccato che prima di accampare i licei Respighi e Colombini nei container hanno mortificato tutti quelli che lavorano nella scuola, ignorando le loro rappresentanze pur essendo quelle del settore pubblico più numeroso presente sul territorio.