La Prefettura di Parma continua a discutere di questioni scolastiche eludendo il dovuto coinvolgimento delle rappresentanze degli insegnanti: varie fonti hanno riferito di un incontro, che avrebbe coinvolto più soggetti, relativo all'avvio in sicurezza del prossimo anno scolastico e come già avvenuto in precedenza la rappresentanza territoriale del governo avrebbe chiamato al tavolo di discussione vari soggetti, tra cui la minoritaria categoria dei Dirigenti Scolastici (rappresentativa di pochissime unità di persone su svariate migliaia di addetti del settore). Una chiara scelta che esclude le organizzazioni democraticamente e legalmente espresse dal corpo docente e dal restante personale scolastico. La Prefettura è l'organo che rappresenta il governo sul territorio, a questo punto è chiara ed evidente l'indicazione politica finalizzata a non considerare il corpo docente, un paradosso quando si parla di scuola. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, a tal proposito ricorda:  "Tra qualche mese si voterà in vari comuni gli insegnanti e le loro famiglie potrebbero ricordarsi di questi comportamenti imputabili ai partiti politici ".