Dopo la pensione? La valigia. Perché di fronte alla prospettiva di assegni sempre più bassi, il 79% dei parmensi si dice disposto addirittura a trasferirsi all’estero per poter mantenere uno stile di vita simile a quello attuale e trovare un ambiente e servizi più adatti alla terza età, senza trascurare la possibilità di fare nuove, piacevoli esperienze. È il quadro che emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare1.
Quasi due parmensi su tre (63%), infatti, temono che la propria pensione non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato una volta usciti dal mondo del lavoro, e un ulteriore 21% vede molta incertezza all’orizzonte.
Fra i principali timori, quello di non poter sostenere le spese mediche di cui si potrebbe aver bisogno andando in là con gli anni (42%), o persino cadere in povertà assoluta (30%), dover gravare economicamente sulla famiglia anche per le necessità quotidiane (28%) e non riuscire a dare sostegno economico a figli e nipoti (19%). Non si tratta solo di pessimismo. A gettare ombre sul futuro pensionistico dei parmensi sono anche le difficoltà del presente, a partire dal timore di imprevisti e spese straordinarie, che costringano a metter mano al portafoglio anzitempo (53%) o una generale difficoltà a risparmiare per la vecchiaia (44%). Preoccupano anche l’instabilità dello scenario economico (42%) e normativo (35%) del momento, e la precarietà del lavoro (30%)
Ma quali sono le misure di welfare a cui guardano gli abitanti di Parma per integrare la pensione e prepararsi agli anni della vecchiaia? Più della metà parmensi (58%) punterebbe sulla previdenza complementare: di questi, il 44% con un fondo pensione e una quota analoga con un piano individuale di risparmio, mentre il restante 12% stipulerebbe una polizza assicurativa. Ciò che conta, dicono gli abitanti di Parma, è pensarci per tempo, fin da giovani (33%) o da quando si inizia la propria carriera lavorativa (28%).
Se il 28% dei parmensi investirebbe nel mattone, per il 26% la soluzione è investire i propri risparmi sul mercato finanziario, mentre per il 19% la soluzione è tenere i soldi sul proprio conto corrente.
Ma a chi si rivolgono gli abitanti di Parma per farsi consigliare? Il 42% si muoverebbe in maniera autonoma, cercando informazioni sul web (21%) o decidendo da sé (21%). Il 44% si affiderebbe a un consulente, il 19% all’agente assicurativo e il 16% alla propria banca, mentre per un altro 16% le figure di riferimento sono familiari, colleghi o amici.