Un tesoretto di 27 milioni di euro appartenuti alla Deiulemar giace in alcuni conti aperti una decina di anni fa in banche del Canton Ticino, la compagnia di navigazione che aveva sede a Torre del Greco in Campania nel 2012 fu travolta da un crack finanziari che bruciò i risparmi di cica 13mila persone facendo finire in fumo quasi 800 milioni di euro di investimenti. Il comitato dei creditori nei giorni scorsi si è riunito per avviare un'azione legale in Svizzera per ottenere indietro una parte dei loro investimenti, per questo è stato dato incarico all'avvocato Elio d'Aquino. In Canton Ticino fino ad oggi sono stati individuati 27 milioni di euro, ma alcune fonti sostengono che ci siano ancora 13 milioni. Sotto processo finirono cinque persone, le loro posizioni prossimamente saranno valutate dalla Corte d'Appello di Roma, che su disposizione della Corte di Cassazione dovrà rideterminare con più esattezza le pene che sono state inflitte nei due precedenti gradi di giudizio: i fratelli Angelo e Pasquale Della Gatta che in Appello sono stati condannati a 11 anni e 8 mesi di reclusione, mentre Giuseppe Lembo, l’unico fondatore del gruppo ancora in vita, era stato condannato a 13 anni, Micaela Della Gatta era stata condannata a 5 anni e 4 mesi e la figlia del defunto ex amministratore unico Michele Iuliano, Giovanna, condannata a 5 anni e 4 mesi. Per tutti ci sarà il ricalcolo delle pene. Nei giorni scorsi una delegazione di obbligazionisti ha invocato anche l'interccesione divina affinchè venga fatta definitivamente giusitizia, con una messa che è stata celebrata nella Basilica di Santa Croce a Torre del Greco è stata chiesta l’intercessione di San Vincenzo Romano, fu parroco della stessa chiesa santificato lo scorso ottobre da Papa Francesco.