16 anni di reclusione è stata questa la condanna inflitta dalla Corte d’assise di Cosenza a Isabella Internò, accusata di omicidio in concorso con ignoti per la morte dell’ex fidanzato, il calciatore del Cosenza Donato Denis Bergamini, avvenuta a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989. La sentenza è stata emessa lo scorso 1 ottobre dopo 8 ore di camera di consiglio. La richiesta dell’accusa è stata di 23 anni di reclusione. La Corte ha condannato Internò all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dei diritti civili per la durata della pena, oltre al risarcimento dei danni da quantificare in separata sede.
Il 18 novembre 1989 Bergamini fu trovato morto sulla strada statale 106 Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. All'epoca il decesso sembrava fosse avvenuto per suicidio: infatti, secondo le testimonianze, Bergamini si sarebbe buttato tra le ruote di un camion che l'avrebbe trascinato per circa 60 metri. L'indagine fu archiviata e, a distanza di vent'anni, l'ipotesi di suicidio non è mai stata ritenuta credibile (né dai familiari, né dai tifosi, né dai compagni di squadra): il corpo non presentava nessuna ferita compatibile con questa versione e non era sporco di fango, nonostante la pioggia e le pozzanghere presenti sul luogo dell'incidente.
Giocò la sua ultima partita il 12 novembre 1989: Monza-Cosenza, la curva sud dello stadio Gigi Marulla di Cosenza porta il suo nome, mentre all'interno degli spogliatoi è conservato un busto che lo raffigura.
Il 22 febbraio 2012 i RIS di Messina depositano presso la Procura della Repubblica di Castrovillari la loro perizia, secondo la quale, quando fu investito, Bergamini era già morto, per la seconda volta, nel maggio 2017, sono state riaperte le indagini sulla sua morte. Nel giugno del 2017 il GIP di Castrovillari dispone la riesumazione della salma per effettuare l'autopsia.
Il 16 novembre 2017 viene depositato l'esito dell'autopsia: Bergamini sarebbe stato ucciso con una sciarpa e poi gettato sotto il camion, inscenando il suicidio
Quattro anni dopo comincia il processo con unica imputata l'ex fidanzata accusata di concorso in omicidio volontario premeditato e aggravato dai futili motivi: Isabella Internò era rimasta incinta e aveva abortito, Bergamini non voleva sposarla e l'aveva lasciata e l'accusa sostiene che questo sia il movente.
Denis Bergamini era originario di Argenta in provincia di Ferrara, poco prima di essere ucciso il Parma fece di tutto per ingaggiarlo, ma il Cosenza lo dichiarò incedibile, confermandolo per un'altra stagione, l'ultima della sua carriera
(con il contributo tratto da wikipedia)