testa ferita Gennaro SangiulianoSe la testa rotta fosse stata quella di un ministro di sesso femminile (o meglio di una ministra) subito all’unisono sarebbero scattati cori di solidarietà per la “violenza di genere” inflitta da un uomo, il "solito" violento, magari avrebbero sottolineato che si sarebbe trattato di un soggetto talmente dedito a comportamento di questo tipo tanto da non fermarsi nemmeno di fronte ad un’alta carica istituzionale. In questo caso siamo di un (ex) ministro di sesso maschile, all’epoca ancora in carica, che secondo le accuse sarebbe stato ferito (secondo varie fonti da verificare) da una donna con la quale aveva un’intensa frequentazione e nessuno si è sognato di parlare di “violenza di genere”, anzi ci sono stati solo commenti di colore se non di sfottò. Tralasciamo il merito delle vicende che riguardano l’ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e una sua ex amica, ma in questo caso i due pesi e i due misure si vedono tutti, la cosiddetta “violenza di genere” è tale solo quando le vittime sono donne.

Salvatore Pizzo