Tantissimi fatti di cronaca “snobbati” dai grandi media ci dicono che anche le donne possono essere violente verso l’altro genere come lo sono certi uomini, solo dall’inizio di quest’anno sono tre i maschicidi avvenuti in Italia, tantissimi i ferimenti e i tentativi di uccisione che tante “femmine” hanno compiuto nei confronti dei loro mariti, compagni o fidanzati. Una ricerca compiuta nel lontano 2012 da un gruppo di studiosi coordinati dal docente Pasquale Giuseppe Macrì dell’Università di Arezzo dal titolo “Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile”, già allora dimostrava l’esistenza di questa taciuta piaga sociale: su 1058 uomini intervistati il 77% aveva dichiarato di aver subito violenza psicologica dalla propria compagna, il 63% anche di aver subito anche violenza fisica. Le istituzioni fanno finta di non vedere il fenomeno, esso è totalmente ignorato dai media è ritenuto poco “politicamente corretto” sostenere che la violenza di genere viene perpetrata anche dalle donne, discorso a parte meritano i direttori dei giornali che affossano certi gravi fatti di cronaca nelle brevi, cosa che non fanno quando si tratta di un “femminicidio”. A San Benedetto del Tronto in controtendenza a questo omertoso andazzo è nato il primo centro rieducativo per donne maltrattanti, un’iniziativa che rompe quello che è un tabù, l’idea è stata della psicoterapeuta Antonella Baiocchi, ex assessore alle pari opportunità del Comune della città matchigiana la quale già prima aveva fondato anche il centro anti-violenza 'Oltre il genere': il concetto basilare è quello di superare lo stereotipo "uomo-carnefice donna-vittima". Il nuovo servizio, gestito da Aprosir (Associazione per la promozione e lo sviluppo individuale e relazionale), presieduto da Adamo De Amicis, assiste dal vivo nelle Marche e in Abruzzo e in videoconferenza in tutta Italia. La nuova struttura ha ricevuto anche il sostegno morale di molte associazioni che condividono l'idea di bidirezionalità della violenza, tra cui Luvv (presidente Rita Fadda), Adiantum (presidente Alessio Cardinale) e Centro Csa (presidente Fabio Nestola)". "La violenza è agita sia da uomini che da donne – ha detto Baiocchi all’agenzia Ansa - Prevedere Centri di Rieducazione per Persone di qualsiasi genere, con comprovata condotta violenta, è un dovere. Anche le donne maltrattanti hanno diritto ad essere educate al rispetto". Nel solo 2022 il centro ha rilevato ben 132 casi di uomini vittime di violenze da parte di donne.
Salvatore Pizzo