Il Coronavirus continua a causare problemi, estendendoli anche al mondo del calcio. Mentre si attende infatti, di capire quali e quante partite verranno giocate a porte chiuse e quante rinviate, in relazione anche alla bozza del decreto ministeriale del Presidente del consiglio che prolunga fino all'8 marzo la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, i tifosi che hanno acquistato i biglietti chiedono aiuto alla Konsumer. L'Associazione consumatori italiani, visto il numero cospicuo di persone, tra abbonati e paganti, che lamentano un rimborso non garantito, ha deciso di chiarire la situazione.
«Alcune società, come la Juventus - fanno sapere dalla Konsumer - hanno deciso di non effettuare la restituzione a chi aveva già acquistato il biglietto del match. Ciò sulla base del regolamento della società per il ticketing, il cui articolo 56 dispone che 'l’obbligo di giocare partite a porte chiuse, e/o eventuali chiusure di settori, e/o l’eventuale squalifica del campo e la disputa di partite in campo neutro, disposti per Legge o provvedimento di autorità pubbliche o sportive, non genereranno diritto al rimborso e le spese di trasferta saranno a carico del titolare del titolo di accesso', ma siamo al cospetto di una clausola marcatamente vessatoria ai sensi dell’art. 33 del Codice del Consumo e, per l’effetto, nulla a norma del successivo art.36. Nel complesso, sono 10 su 20 le società che non prevedono rimborsi e sono: Atalanta, Brescia, Genoa, Inter, Juventus, Lecce, Roma, Sampdoria, Spal e Udinese. Se le società in questione non si dichiareranno disponibili al rimborso a favore di chi ha acquistato il biglietto senza poterlo utilizzare, l’associazione Konsumer agirà davanti alle Autorità competenti, anche per il tramite di un’azione di classe, allo scopo di ottenere a favore degli aventi diritto il rimborso della spesa effettuata inutilmente. Per quanto riguarda invece, le partite rinviate ci auguriamo che le società consentiranno ai possessori di biglietto di accedere con lo stesso alla gara in data variata. Come si può leggere per esempio, sul sito della AS Roma, dove si precisa che: “il Club non può garantire che l’incontro abbia luogo nella data e nell’ora prevista; si riserva inoltre il diritto di riprogrammare la data e l’ora della gara senza alcun preavviso e senza dover incorrere in nessun tipo di responsabilità”.»